Questa mattina il Rettore di Catania replica sulla Mailing List di Ateneo al documento in cui ieri la Facoltà di Architettura di Siracusa chiedeva l'avvio di "procedure d'urgenza" per fronteggiare la crisi e si opponeva ad un ulteriore "taglio" di risorse umane e finanziarie.
Ribadisce, il Rettore, l'inellutabilità del destino delle sedi decentrate: l'ateneo non è più in grado di anticipare le spese a copertura di quanto dovuto dagli Enti Locali che partecipano al consorzio universitario. Niente di nuovo.
Nuovissima, invece, la dura presa di posizione contro coloro che hanno osato dichiarare l'evidenza, ovvero lo stato di crisi nella Facoltà di Architettura, appellandosi ai vertici istituzionali dell'Ateneo e degli Enti Locali affinchè si avviasse una reale trattativa alla presenza di tutte le componenti - studenti, docenti strutturati, precari della ricerca e della didattica, personale tecnico-amministrativo - universitarie.
"Sia sin d'ora noto - tuona il Re-ttore - che, salvaguardato il diritto di critica che si esplicita anche attraverso suggerimenti e proposte, non verranno tuttavia tollerati atteggiamenti lesivi delle prerogative degli Organi di vertice dell'Ateneo, soprattutto quando tali atteggiamenti, fonte di responsabilità disciplinare, portino alla strumentalizzazione degli studenti e siano volti alla tutela di interessi particolari non più compatibili con l'interesse generale e la salvaguardia del bilancio di Ateneo"
Studenti strumentalizzati (come sempre ogni volta che alzano la testa da un libro) e interessi particolari - dei docenti? degli studenti? o, nel particolare, di tutti insieme? - incompatibili (e certo!) con la salvaguardia del bilancio. Non una parola sulla tutela dell'offerta formativa - ovvero del diritto allo studio - che è il primo punto del documento dei disobbedienti architetti. Avanti il bilancio d'Ateneo, dunque, e dietro studenti e lavoratori. E, salvaguardando il diritto di critica (sia sin d'ora noto!), tolleranza zero su chi solleva dubbi e incertezze.
Leggi il documento unitario studenti docenti precari Architettura 11.11.2009
Leggi la nota del Rettore di Catania
Ribadisce, il Rettore, l'inellutabilità del destino delle sedi decentrate: l'ateneo non è più in grado di anticipare le spese a copertura di quanto dovuto dagli Enti Locali che partecipano al consorzio universitario. Niente di nuovo.
Nuovissima, invece, la dura presa di posizione contro coloro che hanno osato dichiarare l'evidenza, ovvero lo stato di crisi nella Facoltà di Architettura, appellandosi ai vertici istituzionali dell'Ateneo e degli Enti Locali affinchè si avviasse una reale trattativa alla presenza di tutte le componenti - studenti, docenti strutturati, precari della ricerca e della didattica, personale tecnico-amministrativo - universitarie.
"Sia sin d'ora noto - tuona il Re-ttore - che, salvaguardato il diritto di critica che si esplicita anche attraverso suggerimenti e proposte, non verranno tuttavia tollerati atteggiamenti lesivi delle prerogative degli Organi di vertice dell'Ateneo, soprattutto quando tali atteggiamenti, fonte di responsabilità disciplinare, portino alla strumentalizzazione degli studenti e siano volti alla tutela di interessi particolari non più compatibili con l'interesse generale e la salvaguardia del bilancio di Ateneo"
Studenti strumentalizzati (come sempre ogni volta che alzano la testa da un libro) e interessi particolari - dei docenti? degli studenti? o, nel particolare, di tutti insieme? - incompatibili (e certo!) con la salvaguardia del bilancio. Non una parola sulla tutela dell'offerta formativa - ovvero del diritto allo studio - che è il primo punto del documento dei disobbedienti architetti. Avanti il bilancio d'Ateneo, dunque, e dietro studenti e lavoratori. E, salvaguardando il diritto di critica (sia sin d'ora noto!), tolleranza zero su chi solleva dubbi e incertezze.
Leggi il documento unitario studenti docenti precari Architettura 11.11.2009
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