1. I docenti a contratto della facoltà di Lingue riuniti in assemblea straordinaria hanno deciso di sospendere gli esami dell'appello di Novembre fino a quando non saranno loro conferiti gli incarichi d'insegnamento per l'anno accademico già iniziato.
2. Un presidio di studenti, docenti, precari della ricerca e amministrativi della Facoltà di Architettura di Siracusa (UniCT) ha impedito lo svolgimento del consiglio di facoltà fissato per questo pomeriggio con all'ordine del giorno la soppressione di uno dei due corsi di laurea attivi. Tutti i partecipanti al presidio si sono poi riuniti in assemblea e hanno sottoscritto un documento unitario indirizzato a Rettore, Senato Accademico e vertici degli Enti Locali che partecipano al consorzio universitario, che:
- riaffermando il ruolo del consiglio di facoltà come unico organo con delega su istituzione e attivazione di corsi di laurea oppone un netto rifiuto alle "manovre assolutiste" dell'amministrazione centrale dell'ateneo che "dispone" delibere e "ordina" mandati speciali a presidi e presidenti di commissioni per la didattica con il pretesto di "applicare le indicazioni della riforma universitaria";
- dichiarando che tutti i corsi di laurea attivi nella Facoltà di Architettura soddisfano i requisiti minimi imposti dal D.M. 270/2004 come da manifesto degli studi approvato dallo stesso consiglio 3 mesi fa, smentisce la necessità di ulteriori tagli e, anzi, rilancia la questione della tutela dell'offerta formativa e del patrimonio di risorse umane e professionali accumulato fino ad oggi;
- avendo individuato come destinatari i vertici dell'Ateneo, del consorzio universitario e degli enti locali, allarga la dimensione del confronto a tutte le istituzioni che hanno responsabilità di governo sulla facoltà e le chiama direttamente in causa affinchè si attivino per formalizzare la costituzione di un "tavolo di crisi".
Nella condizione di isolamento e fragilità in cui sopravvive oggi la Facoltà di Architettura di Siracusa, l'accordo raggiunto e la stesura di questo documento unitario rappresenta una piccola, ma decisiva, conquista: la costituzione di un fronte trasversale anti-crisi.
Non sappiamo misurarne la capacità d'incidere sugli eventi, ma siamo in grado di leggerne il significato politico: precari, studenti e docenti chiedono, tutti insieme, la tutela del diritto allo studio e del diritto al lavoro.
La determinazione dei precari di Lingue rilancia coraggiosamente il livello delle mobilitazioni annunciando l'opzione, anche se parziale, del blocco della didattica. Anche in questo caso è difficile pronunciarsi sui risultati attesi - ci basta il rinnovo dell'ennesimo contratto? - ma è utile segnalare che lentamente cresce la consapevolezza dello status di lavoratore.
Non è poco per un piccolo e sgangherato gruppo di ricercatori precari, almeno mi pare.
Sarà l'autunno improvvisamente diventato inverno?
- riaffermando il ruolo del consiglio di facoltà come unico organo con delega su istituzione e attivazione di corsi di laurea oppone un netto rifiuto alle "manovre assolutiste" dell'amministrazione centrale dell'ateneo che "dispone" delibere e "ordina" mandati speciali a presidi e presidenti di commissioni per la didattica con il pretesto di "applicare le indicazioni della riforma universitaria";
- dichiarando che tutti i corsi di laurea attivi nella Facoltà di Architettura soddisfano i requisiti minimi imposti dal D.M. 270/2004 come da manifesto degli studi approvato dallo stesso consiglio 3 mesi fa, smentisce la necessità di ulteriori tagli e, anzi, rilancia la questione della tutela dell'offerta formativa e del patrimonio di risorse umane e professionali accumulato fino ad oggi;
- avendo individuato come destinatari i vertici dell'Ateneo, del consorzio universitario e degli enti locali, allarga la dimensione del confronto a tutte le istituzioni che hanno responsabilità di governo sulla facoltà e le chiama direttamente in causa affinchè si attivino per formalizzare la costituzione di un "tavolo di crisi".
Nella condizione di isolamento e fragilità in cui sopravvive oggi la Facoltà di Architettura di Siracusa, l'accordo raggiunto e la stesura di questo documento unitario rappresenta una piccola, ma decisiva, conquista: la costituzione di un fronte trasversale anti-crisi.
Non sappiamo misurarne la capacità d'incidere sugli eventi, ma siamo in grado di leggerne il significato politico: precari, studenti e docenti chiedono, tutti insieme, la tutela del diritto allo studio e del diritto al lavoro.
La determinazione dei precari di Lingue rilancia coraggiosamente il livello delle mobilitazioni annunciando l'opzione, anche se parziale, del blocco della didattica. Anche in questo caso è difficile pronunciarsi sui risultati attesi - ci basta il rinnovo dell'ennesimo contratto? - ma è utile segnalare che lentamente cresce la consapevolezza dello status di lavoratore.
Non è poco per un piccolo e sgangherato gruppo di ricercatori precari, almeno mi pare.
Sarà l'autunno improvvisamente diventato inverno?
in allegato:
- doc unitario studenti, docenti, precari Architettura 10.11.2009
- doc/appello SOLO Precari 12.11.2009
altre info
http://www.flcgil.it/notizie/news/2009/novembre/precari_universita_a_catania_e_torino_una_delibera_delle_amministrazioni_vuole_cancellare_il_loro_futuro
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