giovedì 21 ottobre 2010

CPU: Dove sono finiti i SOLDI del reclutamento straordinario?

Noi precari del Coordinamento dei Precari dell'Università (CPU) leggiamo con sdegno il resoconto della risposta del sottosegretario Guido Viceconte all’interrogazione parlamentare sull’utilizzo dei fondi stanziati dal precedente Governo nell’ormai lontano 2006 per l’assunzione di nuovi ricercatori nelle università. A precisa domanda (fornire dati certi sugli stanziamenti delle quote Mussi non ancora utilizzate e fissare un termine per l'utilizzo delle quote che alcuni atenei non stanno utilizzando, in vista di una possibile redistribuzione ad altre università) il sottosegretario ha risposto semplicemente con il nulla.

La verità è che, nonostante le due ministre Gelmini e Meloni abbiano in più occasioni sbandierato in giro la cifra di 4000 ricercatori assunti grazie all’opera del loro Governo, il reclutamento ristagna in tutte le università italiane e i pochi posti banditi sono frutto di uno stanziamento vecchio ormai di 4 anni, utilizzato con il contagocce e addirittura da alcuni atenei incamerato ed utilizzato per altre e non ben chiare finalità. Il tutto mentre i pochi concorsi che ancora si svolgono procedono secondo prassi deplorevoli: candidati convocati alla stessa ora in sedi distanti centinaia di chilometri, bandi a pagamento che prevedono l’ingiustificato moltiplicarsi dei costi per i candidati. Noi precari del Coordinamento dei Precari dell'Università (CPU) chiediamo al Ministero di intervenire in modo chiaro per garantire a tutti la partecipazione ai concorsi pubblici.

L’Italia occupa il terzultimo posto nella classifica OCSE sugli addetti alla ricerca rispetto al totale della popolazione attiva, precedendo solo il Messico e la Turchia. Anziché dedicarsi alla devastazione definitiva dell’università italiana attraverso il taglio del già scarso investimento in università e ricerca ed il proposito di affidare il controllo totale degli atenei agli stessi rettori responsabili delle fallimentari amministrazioni degli ultimi anni, il Governo dovrebbe preoccuparsi di allineare il numero di docenti e ricercatori delle università italiane agli standard europei, sostenendo e rifinanziando il reclutamento straordinario avviato nel lontano 2006.

https://docs.google.com/document/edit?id=1Q8jGPFrhCT6cWb4xL9KgFH0vNXdEcBpqRW9NnbVmq1I&hl=en#

Roma, 21 Ottobre 2010

CPU - Coordinamento nazionale Precari Università

http://coordinamentoprecariuniversita.wordpress.com
ricercatoriprecari-dibattito@googlegroups.com

giovedì 14 ottobre 2010

STOP AL DDL ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Catania/Roma, 14 Ottobre 2010, nel giorno della discussione della Riforma Universitaria alla Camera dei Deputati

Erigono un muro e lo chiamano Merito

Blocco del turn-over, tagli drastici (il 20%) al fondo ordinario degli Atenei ed un DdL in dirittura d’arrivo che modifica la governance delle università in senso antidemocratico, che alimenta il precariato futuro trasformando i ricercatori in figure precarie - a tempo determinato, che non da risposte sul precariato attuale, che rafforza i poteri dei docenti ordinari e dei rettori e che ignora la domanda di qualità dell’offerta didattica e di servizi per gli studenti.

Questa l’università del domani, quella che questo Governo ha immaginato per noi e che ora si accinge a costruire. Un’università con pochi ricercatori e pochi docenti, che costerà poco allo Stato ma tanto alle famiglie, che sbarrerà l’accesso a un numero sempre maggiore di studenti, distinguendoli per censo – in barba all’art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge […] È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” – ma che aprirà i consigli di amministrazione a fantomatici super-manager “esterni” perseverando in quel processo di inefficiente “aziendalizzazione” del servizio pubblico che già tanti danni ha arrecato.

E i precari? Verranno semplicemente spazzati fuori, perdendo persino la possibilità di mantenere le attuali, pessime, condizioni lavorative. Se, poi, verrà approvato un emendamento presentato dal PDL che limita agli under 35 l’accesso ai futuri concorsi a ricercatore a Tempo Determinato, il disegno di espulsione di una massa di giovani ricercatori sarà concluso.
Hanno eretto un muro e hanno chiuso ogni spiraglio. Per noi non ci saranno altre opportunità, verremo “ricollocati” fuori dall’università. Una generazione di giovani ricercatori, che ha contribuito col proprio impegno al funzionamento dell’università italiana, vedrà andare in fumo anni di ricerca e di lavoro.

Saremo una generazione in dismissione rapida.

Non possiamo esitare. Mobilitiamoci contro questo DDL, mobilitiamoci per difendere la nostra dignità di lavoratori della conoscenza, mobilitiamoci per ricevere quelle opportunità finora negate. Mobilitiamoci per una vera riforma dell’università. Chiediamo:

1) il ritiro del DdL di Riforma dell’Università (ex DdL 1905, noto come “Riforma Gelmini”);
2) la difesa e il rilancio della democrazia nella governance degli atenei attraverso l’allargamento della rappresentanza equilibrata di tutte le componenti del corpo accademico;
3) la definizione di un unico ruolo per la docenza universitaria articolato in vari livelli;
4) la rimozione del blocco del turn-over e una programmazione rigorosa del nuovo reclutamento che valorizzi le risorse intellettuali già disponibili e garantisca reali opportunità di accesso ai ruoli a Tempo Indeterminato ai ricercatori precari;
5) l’introduzione di un unico contratto pre-ruolo che garantisca i diritti, la giusta retribuzione e la rappresentanza negli organi di governo, ai lavoratori precari della ricerca;
6) la difesa e l’ampliamento del sistema nazionale di tutela del diritto allo studio per garantire pari opportunità a tutti gli studenti in tutti gli atenei.

SIT-IN in Rettorato, Piazza Università dalle ore 10
Coordinamento Precari della Ricerca Catania
Coordinamento precari università FLC-CGIL

martedì 12 ottobre 2010

35 anni possono bastare?

cari tutti,

come sapete il 14 ottobre il DDL Gelmini verrà discusso alla Camera e probabilmente approvato in poche ore. Esiste anche la possibilità di uno slittamento al periodo successivo alla discussione del Bilancio, che ha priorità su qualunque altro disegno di legge. Ma è una possibilità.

Nel frattempo le iniziative di dissenso e le proteste non si sono fermate, anzi si moltiplicano.
http://www.repubblica.it/scuola/2010/10/11/news/protesta_ingegneria-7953914/?ref=HREC1-12
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/09/ora-onda-schiera-anche-genitori.html

Anche l'assemblea nazionale dei ricercatori precari riunitisi a Bologna l'8 Ottobre 2010, mentre in 300.000 gli studenti medi ed universitari protestavano contro la contro-riforma della scuola e dell'università pubblica in tutte le città, ha deciso che il primo passo è verso il Parlamento.
http://frondaprecaria.wordpress.com/2010/10/11/ricercatori-precari-pronti-ad-assediare-il-parlamento/
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/10/08/news/ricercatori_precari_in_lotta_manifesteremo_con_i_metalmeccanici-7868507/
http://precariinvisibili.blogspot.com/2010/10/report-assemblea-nazionale-precari.html


Giovedì 14 Ottobre studenti, docenti e ricercatori precari e strutturati si sono dati appuntamento sotto Montecitorio e, simultaneamente, sotto i Rettorati di tutti gli atenei.
A Catania il coordinamento unico d'ateneo organizza un sit-in alle ore 10.00 in piazza Università.
http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=121060731285421&id=1036240506&ref=notif&notif_t=like#!/event.php?eid=153174081386300

Una delegazione di studenti, docenti e ricercatori è in partenza per Roma. La flc-cgil Sicilia finanzia una trasferta in bus.
Appuntamento ore 23.30 del 13 ottobre alle partenze dei traghetti Caronte, per informazioni potete chiamare direttamente Graziamaria Pistorino, Segretaria flc-cgil Messina, al 334 6564732.

Perchè dovreste? Perchè siamo già ben oltre il limite della decenza.
Riceviamo da un collega e inoltriamo:

"Sarò breve: uno degli emendamenti che il PDL presenterà in aula consisterà nella previsione di un limite di 35 anni per l'ammissione ai futuri contratti di Ricercatore a Tempo Determinato. Vi è il rischio concreto che l'emendamento venga approvato, con effetti spaventosi su un'intera generazione di ricercatori, che finirebbe tagliata fuori e costretta a competere con i Ricercatori a TI per i concorsi ad associato che il governo intende mettere sul piatto nei prossimi anni. Non facciamo allarmismi e speriamo che questo emendamento rimanga lettera morta. Già blocco del turn over e riduzione delle risorse rappresentano una morsa intollerabile per noi, un limite anagrafico simile metterebbe fuori gioco migliaia di colleghi da un giorno all'altro.
Manifestare dissenso è più necessario che mai."
Per saperne di più
http://ricercatoriprecari.blogspot.com/2010/10/mario-pepe-e-la-macelleria.html

Questo pomeriggio alle 16.30 il Coordinamento unico d'ateneo si riunisce presso l'Edif. 2 della Cittadella Universitaria (Facoltà di Farmacia) aula B. Tutte le componenti del mondo dell'Università (studenti, precari, ricercatori, professori) sono invitate a partecipare.

Grazie,
ricercatoriprecari@gmail.com

lunedì 4 ottobre 2010

Riunione di coordinamento alle ore 19.00 a Giurisprudenza

cari tutti,

le news incalzano e facciamo fatica, da una settimana a l'altra, a stare dietro a tutto.
Ma siamo caparbi e per domani è convocata una riunione di coordinamento alle ore 19.00 a Giurisprudenza (appuntamento nell'atrio) per discutere delle ultime notizie e organizzarci per le prossime settimane.
E allora IN SINTESI (arrivate fino in fondo sono solo 4 punti):

1) Assemblea nazionale dei precari dell'università a Bologna venerdi 8 Ottobre 2010.
http://frondaprecaria.wordpress.com/2010/09/29/bologna-calling/
http://www.facebook.com/event.php?eid=131094866939817&ref=ts
Il coordinamento dei precari della ricerca di Catania è tra i firmatari dell'appello e alcuni di noi parteciperanno. Chi volesse unirsi può mettersi in contatto via email oppure domani direttamente alla riunione.

2) Il Ddl sulla riforma universitaria "entra" alla Camera il 14 ottobre. Oggi si chiude la presentazione degli emendamenti.
Lo slittamento - dal 4 al 14 - ha suscitato molteplici reazioni. La CRUI non ha esitato a "stracciarsi le vesti" per la "rottamazione" della riforma del secolo....
Noi nel nostro piccolo, quotidiano precario, pensiamo che se i parlamentari discuteranno e voteranno il DdL a partire dal 14 - e cioè a discussione sul Bilancio già conclusa (n.d.r) - forse tale confronto beneficierà di un quadro economico concreto e sarà affrancato dagli ignobili ricatti di chi sostiene "prima approvate la riforma, poi vi do i soldi".

A seguire la replica dei ricercatori precari sulla ML della rete nazionale dei ricercatori precari:

Da: ricercatoriprecari dibattito
Date: 04 ottobre 2010 18:14
Oggetto: [dibattito] Comunicato su slittamento DDL e reazione della CRUI
A: ricercatoriprecari-dibattito@googlegroups.com

Come precari della ricerca e della didattica dell'Università italiana condanniamo con forza la presa di posizione della CRUI sul rinvio della discussione del DDL Gelmini alla camera.

Secondo Decleva la mancata approvazione del DDL metterebbe a rischio "le procedure sul reclutamento che interessano tanti giovani studiosi meritevoli". La realtà, come sanno bene tutti i precari universitari, è opposta: proprio il DDL cancella, per decine di migliaia di studiosi meritevoli, giovani e meno giovani, la prospettiva di ottenere un lavoro a condizioni dignitose, dopo anni di precariato selvaggio. Le parole di Decleva rappresentano un'offesa enorme alla verità, ma questo non ci sorprende. Conosciamo fin troppo bene quali siano le attenzioni che i rettori della CRUI sanno rivolgere alle nuove generazioni. Non dimentichiamo infatti che negli ultimi decenni le università da loro governate hanno costruito le proprie fortune sulla pelle di un'intera generazione di studiosi, ai quali viene negata quotidianamente la dignità di lavoratori. Né ci stupisce che si comportino da padroni dell'università pubblica, minacciando, ricattando e complottando, perché questo è il modo irrimediabilmente distorto che hanno di intendere il proprio ruolo.

La CRUI, club privato di Università, è in palese conflitto di interesse, perché i rettori sarebbero i maggiori beneficiari del DDL, diventando veri e propri plenipotenziari delle nuove università
disegnate dalla Ministra. Condizionati dai propri appetiti, i rettori della CRUI non possono certo rappresentare gli interessi dell'Università pubblica. Riconosciamo invece come suoi sinceri
rappresentanti i numerosi senati accademici, consigli di facoltà e dipartimenti che, sconfessando la CRUI, si sono pronunciati a favore della protesta, contro questo DDL, e per il finanziamento adeguato dell'università pubblica. Siamo solidali con i colleghi ricercatori indisponibili e con gli studenti che si oppongono a questa riforma distruttiva. Ci appelliamo a queste componenti sane dell'università perché confermino e anzi rafforzino le proteste in atto contro un DDL dannoso, inemendabile e irrecuperabile in tutte le sue parti.

Lo slittamento della discussione alla camera è la prova che la mobilitazione paga, che cancellare questo obbrobrio legislativo prima che sia approvato è possibile. Non possiamo e non dobbiamo mollare proprio adesso. Per questo offriamo a tutti i soggetti che si oppongono al DDL Gelmini la nostra assemblea nazionale, che si terrà a Bologna il prossimo 8 ottobre, come appuntamento, aperto al contributo di tutti, per rilanciare ulteriormente la mobilitazione.

FIRMATO: Precari universitari della ricerca e della didattica – verso l'assemblea dell' 8 ottobre


Altri commenti:

http://www.rete29aprile.it/comunicati-stampa/il-ddl-sull-universita-la-fretta-delle-toghe-rettorali-gli-appetiti-della-confindustria.html
http://www.flcgil.it/notizie/comunicati_stampa/2010/ottobre/il_ddl_gelmini_non_e_una_riforma_si_tranquillizzino_rettori_e_confindustria

3) Il coordinamento unico d'ateneo - studenti, docenti, precari - ha elaborato una lettera aperta ai deputati siciliani e coinvolto nella sottoscrizione anche i coordinamenti di Messina e Palermo.
La lettera è stata inviata alla stampa. Il testo è in allegato.

4) Movimento Studentesco Catania e i coordinamenti degli studenti medi hanno organizzato per venerdì 8 Ottobre 2010 - giornata nazionale delle mobilitaizoni studenteche - un corteo "in difesa dell'istruzione pubblica". Partenza ore 9.00 Piazza Roma. In allegato il manifesto. Diffondete.
Per la stessa giornata FLC-CGIL ha indetto un'ora di sciopero (8.00-9.00) per tutti i comparti della conoscenza - scuola, università, enti di ricerca, formazione professionale. In allegato il manifesto.
Tutti i ricercatori precari che non possono scioperare possono, però, essere presenti a questo primo corteo. Domani alla riunione decideremo come partecipare. Non mancate.


...e 5) sorpresa....NEWS DA HARVARD:

http://www.repubblica.it/scienze/2010/10/04/news/ignobel_premiazione-7700776/?ref=HREC2-1
>>
Il prestigioso IgNobel per il Management è stato infatti assegnato a un team di ricercatori dell'Università di Catania ....

Grazie.
A domani,

ricercatoriprecari@gmail.com

lunedì 20 settembre 2010

22 settembre 2010 assemblea sindacale su precariato e sue ricadute

Cari tutti,

Mercoledi 22 settembre, ore 11.30, rettorato, tutte le organizzazioni sindacali hanno convocato un'assemblea unitaria con un solo putno all'ODG: situazione del precariato e sue ricadute.
In allegato la convocazione.
Questa assemblea, con il suo ODG secco ed inclusivo, è l'esito della pressione che il coordinamento dei precari della ricerca ha fatto sulla FLC-CGIL di catania ottenendo che dentro la normale dinamica delle relazioni e trattative sindacali venisse inclusa la questione del precariato della didattica e della ricerca al pari di quello degli amministrativi.
L'occasione è unica: mentre si pone il problema delle stabilizzazioni di una parte dei lavoratori precari dell'ateneo, dobbiamo mettere sul tavolo una volta per tutte le difficoltà, le incertezze e i disagi che sopportiamo per lavorare dentro questo ateneo.
Per organizzare al meglio il contributo dei ricercatori precari a questa assemblea e stilare insieme una serie di richieste e proposte da avanzare ai rappresentanti sindacali di tutte le sigle
il coordinamento dei precari della ricerca di catania si riunisce lunedi 20 settembre alle ore 19.00 presso la facoltà di Giurisprudenza, aula da definirsi in loco/appuntamento all'ingresso, con il seguente odg:

1) proposte per assemblea sindacale
2) situazione mobilitazione di ateneo

a mercoledì,
grazie
ricercatoriprecari@gmail.com